Perché è importante usare un arieggiatore per il prato

Avete presente quando foglie secche e detriti di vario genere si accumulano sul manto erboso fino a formare una sorta di strato fitto e compatto? Questo “strato” prende il nome di feltro e, quando è troppo pesante, diventa come una cappa che impedisce all’acqua e alle sostanza nutritive di raggiungere l’erba del nostro prato. Come liberarsi dal feltro? Con l’aiuto di un apposito attrezzo: l’arieggiatore per il prato.

Un ottimo momento per usare l’arieggiatore è al termine dell’inverno, per preparare il terreno per la nuova semina, ma in linea generale l’arieggiatore per il prato può essere usato ogni volta che sul manto erboso si accumulano troppi detriti e in vista dell’arrivo dell’autunno.

A livello visivo gli arieggiatori somigliano ai tosaeba e anch’essi possono essere elettrici o con motore a scoppio: quelli alimentanti a corrente sono adatti per lo più a prati di dimensioni contenute, poichè il loro raggio d’azione è vincolato dalla lunghezza del cavo di alimentazione e in media hanno una potenza di circa 1500 kw.

Gli arieggiatori per il prato con motore a scoppio, alimentati a benzina o miscela, sono generalmente utilizzati per un uso più professionale, poichè consentono di essere usati anche su superfici più ampie senza l’ingombro del cavo; la loro potenza è variabile, nei modelli più piccoli parte da una cilindrata di circa 50 cc e può arrivare fino a 150 cc.

Ma come funziona un arieggiatore per il prato? Nella parte inferiore dell’attrezzo è presente un rullo dotato di lame che, ruotando, si comporta come una sorta di “pettine” che aggancia e rimuove feltro e detriti. In alcuni modelli è anche presente una funzione di tosaerba, con un’altezza di taglio che in genere non supera i 12 millimetri.

Se avete qualche curiosità o siete indecisi su quale modello di arieggiatore per il prato sia più adatto a voi, affidatevi all’esperienza del nostro staff: sapremo soddisfare le vostre necessità!

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